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KVM (Kernel-based Virtual Machine) è un sistema di virtualizzazione integrato nel kernel di linux (kvm.ko) su hardware x86 che disponga delle “virtualizzation extensions”. Per controllare che un processore disponga del supporto hardware deve essere presente nel file /proc/cpuinfo la stringa vmx|svm (questa verifica può essere fatta digitando il comando ~#egrep ‘(vmx|svm)’ /proc/cpuinfo).  Verificato questo elemento si può procedere all’installazione. Prima di tutto scarichiamo i pacchetti

sudo apt-get install virt-manager libvirt-bin kvm

libvirt-bin è un toolkit il cui scopo è gestire diversi hypervisor (= la tecnologia di virtualizzazione scelta) tra cui XEN, QEMU e appunto KVM.

virt-manager è una applicazione desktop che ci permette di svolgere per via grafica praticamente tutte le più comuni operazioni relative alla creazione e gestione della macchina virtuale (detta anche domain).

Una volta installato il software necessario lanciamo il virt-manager

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Dopo tanto cercare ho trovato finalmente un sistema (non di terze parti) per bloccare lo schermo del mio MacBook con una combinazione di tasti. Non è stato facile ma alla fine la perseveranza ha portato i suoi frutti. La procedura è la seguente:

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E’ arrivato, nuovo fiammante…Veramente bello, e ora che fare? Comincio a installare un po di software. Primo tra tutti Xcode, non tanto per dilettarmi nella programmazione ma più tosto per installare i macports cioè quel sistema che permette l’installazione di software opensource sul Mac. Per concludere mi sono scaricato un frontend per l’installazione dei vari software…

Ricapitolando

– Xode – per il compilatore gcc – http://developer.apple.com/tools/Xcode/

– MacPors – http://www.macports.org/

– Porticus – GUI per MacPorts -http://porticus.alittledrop.com/

Una volta lanciato porticus la prima cosa da installare sono i coreutils (con l’opzione with_default_names) che non sono altro che i comandi base della shell di linux