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Asterisk – Introduzione [prima parte]

February 10th, 2009 Leave a comment Go to comments


Cominciamo con oggi una serie di post su questo ormai usatissimo (open source) PBX software. L’obbiettivo è quello di creare un manuale (o meglio una guida) su Asterisk  da consultare in ogni momento.
Asterisk nasce nel 1999 da un idea di Mark Spencer fondatore della LSS (Linux Support Services). Trovandosi di fronte alla necessità di avere un centralino software gestibile a bassi costi e non trovando sul mercato nulla che lo soddisfacesse decide di implementare lui stesso un sistema che fosse il più versatile possibile. Da qui il nome Asterisk (“*” che rappresenta il caratter jolly sotto linux), un sistema cioè in grado di fare qualsiasi cosa. Nel 2002 la LSS vien inglobata nella Digium che sviluppava ( esviluppa tuttora) le schede hardware utilizzate da Asterisk.

Componenti e strutture di Asterisk

L’architettura di asterisk può essere suddivisa in tre grandi parti
1) Le componenti del nucleo centrale (Core System Components)
– Dialpaln
– CLI
– Applicazioni
– Risorse
2) Le tecnologie o i protocolli (Channel Drivers) – canali per l’interfacciamento con l’esterno.
Ogni canale è una tecnologia (es scheda primaria) o un protocollo (SIP)
– DAHDI (ex Zaptel)
– SIP
– IAX2
– H323
3) Interfaccia esterna (Drivers & Converters)
– Audio & Video CODEC
– System Configuration Drivers

Configurazione Asterisk

Per default Asterisk carica la sua configurazione da una serie di file di testo che generalmente si trovano nel path /etc/asterisk.
Tutti i file hanno estensione “.conf” e sono degli standard ASCII text file che possono essere modificati con un qualsiasi editor. Ciascuno di questi file (anche se hanno funzioni diverse) ha la stessa struttura: sono infatti divisi in sezioni (o contesti). Le sezioni dei vari file sono identificabili dal fatto che il loro nome viene racchiuso tra parentesi quadre. Un contesto può essere visto come una serie di istruzioni che Asterisk deve eseguire all’arrivo di una chiamata che noi decidiamo di far gestire da questo contesto
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setting=true ; questo è un commento
; questo pure
; – – questo è un commento su
righe diverse – – ;

I cinque file più importanti per la configurazione di asterisk sono (in ordine alfabetico e non di importanza):


asterisk.conf
chan_dahdi.conf (vecchio zaptel.conf)
externsion.conf
iax.conf
sip.conf

asterisk.conf: è il file che dice ad asterisk dove cercare gli altri file di configurazione
Praticamente non va mai editato tranne che per qualche opzione del tipo “nocolor=no/yes” per abilitare/disabilitare l’ANSI color nella CLI

chan_dahdi.conf: contiene le configurazioni per tutte le schede telefoniche (digium) analogiche e/o digitali. Questo file “lavora” in congiunzione con un altro file ->/etc/dahdi/system.conf che rappresenta l’astrazione tra il sistema Linux e l’hardware delle schede

extensions.conf: contiene la configurazione del dialplan. In pratica dice ad asterisk come maneggiare le chiamate (sia in ingresso che in uscita)

iax.conf: contiene la configurazione del canale IAX2 e la configurazione per tutti di device IAX2 attestati su Asterisk

sip.conf: contiene la configurazione del canale SIP e la configurazione per tutti di device (tutti gli interni e i provider esterni) SIP attestati su Asterisk

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